Tutti i regimi comunisti, facendo guerra alle religioni e negando il trascendente, hanno di fatto sostituito la fede in Dio con quella più materialistica e "strategica" per il Leader di turno. Ce lo insegna, in questi giorni, la Corea del Nord, uno degli ultimi baluardi del comunismo stalinista nel mondo, con le sue processioni funebri di massa, i suoi mausolei, il suo culto dei morti.
Quando Dio viene estromesso dalla vita di una persona, ecco che subentrano altri dei a colmare il vuoto lasciato dal Grande Assente. Questi dei però, siano essi ideologie piuttosto che persone, quando crollano, provocano inevitabilmente un effetto destabilizzante. E allora comprendo le reazioni esagerate e disperate della popolazione, che, forzature a parte, ne rappresentano la logica conseguenza.
Mi chiedo se, alla luce di questo, abbia ancora senso parlare di regimi atei, quando anche le pietre sanno che dietro l'ateismo di facciata si nasconde un'incredibile iper-religiosità. Se questo non fosse vero, allora, come si potrebbero spiegare le autentiche "adorazioni", spinte fino al paradosso, del popolo nord-coreano?
Mi chiedo se, alla luce di questo, abbia ancora senso parlare di regimi atei, quando anche le pietre sanno che dietro l'ateismo di facciata si nasconde un'incredibile iper-religiosità. Se questo non fosse vero, allora, come si potrebbero spiegare le autentiche "adorazioni", spinte fino al paradosso, del popolo nord-coreano?
Le immagini sono eloquenti! Non è la tristezza provocata dalla perdita di una persona cara, è molto di più! E' la disperazione di un popolo che ha perso l'ennesimo punto di riferimento, il senso del proprio essere, in una parola, il proprio dio vivente. Un popolo che continuerà ad adorare, a rimpiangere e a prestare culto ai suoi Leader eterni. Come si fa da decenni a Pyongyang, nel mastodontico Mausoleo contenente le spoglie mortali, imbalsamate, del Presidente eterno, Kim il-Sung.
In un Paese paradossale qual'è la Corea del Nord, dove si predica l'odio agli Stati Uniti e si mangia ai fast-food, infatti, anche la religione negata assume le forme di un'insopportabile superstizione.
Non ci si deve stupire, allora, se nell'intollerante Paese comunista si costringono i visitatori del Mausoleo di cui sopra a compiere rituali catartici gnosticheggianti, finalizzati alla perfetta venerazioni delle spoglie del feroce dittatore (come si può leggere in questa testimonianza).
E' tutto perfettamente logico, perché come diceva C.K.Chesterton: “Quando l'uomo smette di credere in Dio inizia a credere a tutto”.
In un Paese paradossale qual'è la Corea del Nord, dove si predica l'odio agli Stati Uniti e si mangia ai fast-food, infatti, anche la religione negata assume le forme di un'insopportabile superstizione.
Non ci si deve stupire, allora, se nell'intollerante Paese comunista si costringono i visitatori del Mausoleo di cui sopra a compiere rituali catartici gnosticheggianti, finalizzati alla perfetta venerazioni delle spoglie del feroce dittatore (come si può leggere in questa testimonianza).
E' tutto perfettamente logico, perché come diceva C.K.Chesterton: “Quando l'uomo smette di credere in Dio inizia a credere a tutto”.
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